Il compagno di Sharon, 'a casa non hanno preso i pc'
In caserma a Bergamo sentiti anche i colleghi del bar Vanilla
"Non vi posso dire cosa hanno prelevato, sono cose riservate. Comunque non hanno preso i pc di Sharon: sapevano già cosa prendere. Sono sereno come sempre e sono a disposizione". Sono le poche e concitate parole che Sergio Ruocco ha rilasciato ai giornalisti a Bottanuco fuori dall'abitazione dei genitori di Sharon Verzeni, dove vive dal giorno dopo l'omicidio della compagna. Questa mattina Ruocco è stato portato nella casa di Terno d'Isola dove viveva con Sharon. Per meno di un quarto d'ora i militari e il 37enne sono rimasti all'interno, ma non si sa cosa abbiano prelevato. Vista la rapidità della visita, probabilmente qualcosa che già sapevano, come del resto ha confermato anche Ruocco, che non è indagato. Intanto proseguono, al comando provinciale di Bergamo, gli interrogatori. Oggi pomeriggio i carabinieri hanno convocato in caserma anche alcuni colleghi di lavoro di Sharon, che da un anno faceva la barista in un locale di Brembate, il 'Vanilla Food'. Vengono sentiti come persone informate sui fatti, proprio com'è accaduto anche per i genitori di Sharon, lo stesso compagno Sergio Ruocco per due volte, i genitori di quest'ultimo e altri familiari della donna uccisa. L'obiettivo è di verificare ogni aspetto della vita di Sharon e accertare qualche possibile ombra, finora pare non emersa. Nei prossimi giorni potrebbero essere sentiti anche alcuni membri di Scientology, il gruppo a cui la donna si era di recente avvicinata.
P.Raval--BD