Parto, complicanze calano del 35% con l'epidurale
Bmj, garantirne un accesso equo
Eseguire l'epidurale durante il travaglio non soltanto elimina il dolore, ma riduce del 35% il rischio che la mamma vada incontro a complicanze serie dopo il parto. È il dato che emerge da uno studio coordinato dall'University of Glasgow, nel Regno Unito pubblicato sul British Medical Journal. L'aumento dell'età media delle mamme, la maggiore frequenza dell'obesità e di altre patologie concomitanti, il numero elevato di donne che hanno già partorito con il cesareo ha portato a un aumento di quella che viene definita morbosità materna grave, vale a dire il verificarsi di complicanze gravi, capaci di mettere a repentaglio la vita della mamma, durante il parto o nei giorni successivi, spiegano i ricercatori. "L'analgesia epidurale è comunemente consigliata per motivi di sicurezza nelle donne in gravidanza considerate a più alto rischio di morbosità materna grave", si legge nello studio. Tuttavia, "nonostante i presunti benefici dell'analgesia epidurale, le prove a riguardo sono limitate". Lo studio ha ora fornito una conferma. Condotto su quasi 600 mila donne, un quarto delle quali sottoposte a epidurale durante il travaglio, ha dimostrato che quante ricevevano l'anestesia avevano un rischio del 35% più basso di incorrere in complicanze e del 54% di finire in terapia intensiva. I benefici si estendono a tutte le donne, anche se sono più ampi in quelle che hanno un più alto rischio di complicanze. In tal caso, l'epidurale dimezza le probabilità di morbosità materna grave. "Questi risultati confermano l'attuale pratica di raccomandare l'analgesia epidurale durante il travaglio a donne con fattori di rischio noti e sottolineano l'importanza di garantire un accesso equo a questo trattamento", scrivono i ricercatori.
L.Apte--BD