Sapienza e Ministero della Salute insieme per raccolta sangue
Cresce il numero di donazioni, ma serve sensibilizzare studenti
Cresce il numero delle donazioni di sangue in Italia. Secondo i dati forniti dal Centro Nazionale Sangue (CNS) dell'Istituto Superiore della Sanità, nel 2023 si è registrato un incremento generale di donazioni (+0,4% di sangue e +4,4% di plasma per la produzione di medicinali plasmaderivati), con un aumento pari all'1% del numero dei donatori totali. Proprio per sostenere l'importanza della cultura della donazione del sangue e degli emocomponenti, l'Università La Sapienza e il Ministero della Salute promuovono le giornate di solidarietà del "Mercatino Solidale Sapienza" previsto dal 9 al 13 dicembre nella Città universitaria, con 22 stand riservati a onlus e associazioni no profit e la realizzazione di iniziative congiunte di informazione e comunicazione che favoriscano la partecipazione attiva degli studenti al sistema nazionale della donazione. "Il dato positivo sul numero di donazioni in Italia nell'ultimo anno - spiega Antonella Polimeni - acquisisce ancor più valore se letto alla luce del trend negativo registrato nel precedente biennio, che certamente ha risentito degli effetti legati alla recente pandemia. L'accordo che Sapienza, in rappresentanza della Conferenza dei Rettori delle Università italiane, ha sottoscritto con il Ministero della Salute si pone in continuità con quanto già realizzato lo scorso anno con le università del Lazio, il Centro Nazionale Sangue dell'Istituto Superiore di Sanità e molteplici associazioni del terzo settore. L'obiettivo dell'accordo è sensibilizzare sul tema della donazione l'intera comunità universitaria nazionale perché donare non è solo un atto di generosità, ma è una responsabilità che ognuno di noi ha nei confronti della società". Per il Ministro della Salute Orazio Schillaci, "Questo progetto è parte integrante della campagna del ministero della Salute 'Dona vita, dona sangue'. Insieme all'Università La Sapienza estendiamo a livello nazionale la collaborazione con gli atenei per intercettare i giovani e sostenere il ricambio generazionale dei donatori di sangue", conclude.
G.Tara--BD