Ecco il primo computer quantistico italiano a superconduttori
Presentato a Napoli, il cuore è un processore da 24 qubit
Ricorda nella forma un prezioso candeliere dorato rovesciato, con il cuore posizionato nel vertice in basso: un processore quantistico da 24 qubit, la versione quantistica dei bit tradizionali e che forniranno incredibili nuove possibilità. E' il primo computer quantistico italiano a superconduttori, presentato oggi a Napoli in occasione dell'inaugurazione del Centro di computazione quantistica superconduttiva, all'Università degli Studi di Napoli Federico II, progetto finanziato nell'ambito dello Spoke 10 "Quantum Computing" di ICSC - Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing. "Siamo estremamente orgogliosi del nostro percorso iniziato pochi anni fa che ha raccolto l'eredità di un'importante tradizione di 50 anni negli studi dei materiali superconduttori e attraverso un approccio modulare, acquistando alcune componenti, raggiungendo ora un processo di crescita davvero rilevante", ha detto Francesco Tafuri, della Federico II. Un risultato ottenuto con un investimento di circa 4 milioni di euro che "ha attivato un indotto di conoscenza e know-how semplicemente pazzesco, sta nascendo così una nuova generazione di ricercatori di altissimo livello", ha aggiunto Tafuri. I computer quantistici sono una delle più importanti frontiere tecnologiche di questi anni, macchine che promettono di rivoluzionare profondamente il mondo della computazione permettendo di risolvere problemi finora impossibili, con applicazioni possibili che spaziano dalla ricerca pura fino a servizi bancari e di logistica, e il cui sviluppo procede a ritmo spedito. Il traguardo raggiunto ora dai ricercatori del centro di Napoli si inserisce in un piano nazionale più ampio di 4 differenti percorsi per lo sviluppo di computer quantistici - presso le Università di Roma, Firenze e Padova, e dedicate rispettivamente allo sviluppo di tecnologie basate sull'impiego di fotoni, atomi freddi e ioni intrappolati - e infine Napoli con i superconduttori.
P.Mueller--BD