Particelle e nuovi materiali nei premi L'Oreal a donne e scienza
Consegnati a 6 giovani ricercatrici italiane
Particelle elementari, tecnologie quantistiche e nuovi materiali sono fra i settori nei quali sono impegnate le sei giovani ricercatrici vincitrici del Premio Young Talents Italia di L'Oréal - Unesco "Per le Donne e la Scienza". Da quest'anno, rende noto l'azienda in un comunicato, le borse di studio diventano veri e propri premi "per coinvolgere un numero più ampio di ricercatrici e per avere una maggiore compatibilità con altre borse di studio che le candidate potrebbero ottenere". Le sei vincitrici sono state selezionate fra le 260 candidature esaminate dalla giuria presieduta da Lucia Votano, Dirigente di Ricerca affiliata presso l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dopo un'attenta valutazione ha selezionato le sei ricercatrici più meritevoli per i loro progetti. La neurobiologa Bernadette Basilico è stata premiata per la ricerca tesa a individuare nuovi bersagli terapeutici per malattie neurologiche e neuroinfiammatorie, presso l'Università Sapienza di Roma. L'astrofisica Giada Peron dell'osservatorio di Arcetri dell'Istituto Nazionale di Astrofisica è specializzata nell'osservazione in banda gamma di resti di supernova, nubi molecolari e ammassi stellari. L'ecologia è invece il settore in cui lavora Veronica Nava, dell'Università di Milano-Bicocca, specializzata nello studio degli impatti antropici su laghi e fiumi. La fisica Federica Fabbri, dell'Università di Bologna,applica i concetti della teoria quantistica dell'informazione allo studio delle particelle elementari prodotte negli acceleratori di particelle. L'ingegnere biomedico Anna Corti, del Politecnico di Milano, si occupa di sviluppare modelli predittivi di rischio cardiovascolare utilizzando tecniche di intelligenza artificiale, biomeccanica computazionale e metodi di analisi avanzata di immagini mediche. Lavora al Politecnico di Milano anche la fisica sperimentale Chiara Trovatello, specializzata nella ricerca sui nuovi materiali a due dimensioni, come il grafene, fondamentali per optoelettronica e comunicazioni quantistiche. Partito a livello internazionale nel 1998, il programma L'Oréal-Unesco "For Women in Science" si impegna per permettere a un numero sempre maggiore di scienziate di superare le barriere all'avanzamento di carriera e in 26 anni ha sostenuto oltre 4.100 ricercatrici di oltre 110 Paesi. In Italia sono state 118 le giovani scienziate premiate dal 2002 a oggi, nell'ambito del programma che ogni anno ha assegnato sei borse di studio del valore di 20.000 euro.
D.Wason--BD