Nord Stream,pronta la mappa del metano disperso in mare nel 2022
Ha raggiunto 23 aree protette del Baltico
È pronta la mappa del metano disperso in mare dopo il danneggiamento del gasdotto Nord Stream, avvenuto a settembre 2022: i dati mostrano che il metano si è esteso a gran parte del Mar Baltico meridionale, dalla costa della la maggiore isola della Danimarca,, la Selandia, a Ovest, fino al Golfo polacco di Danzica a Est, raggiungendo 23 aree marine protette grazie alle correnti. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications e condotto dall'Università svedese di Göteborg e dalla Fondazione di ricerca 'Voice of the Ocean' grazie all'utilizzo di robot sottomarini. Gran parte del metano rilasciato dal gasdotto è salito direttamente in superficie per disperdersi nell'atmosfera, ma un'altra parte è rimasta intrappolata nell'acqua. I ricercatori guidati da Martin Mohrmann, di Voice of the Ocean, e Bastien Queste dell'ateneo svedese hanno schierato i robot appena fuori dalla zona di esclusione. Questi strumenti hanno permesso di misurare le concentrazioni di metano su una vasta area, dalla superficie fino a grandi profondità e per diversi mesi dopo l'incidente. I dati sono stati poi combinati con quelli raccolti dalle imbarcazioni in superficie: "Tutto questo ci fa sentire sicuri di avere un quadro chiaro di come il metano si è diffuso nel Mar Baltico - dice Queste - sia nel tempo che nello spazio". Nel periodo immediatamente successivo all'esplosione del gasdotto, sono stati rilevati livelli di metano anche 1.000 volte superiori alla norma e in alcune zone, queste concentrazioni anomale sono state registrate fino a diversi mesi dopo. "In totale, stimiamo che oltre il 14% dell'intero Mar Baltico sia stato esposto a livelli di metano almeno cinque volte superiori alla norma", afferma Mohrmann. "Ora sarà più facile determinare - aggiunge Queste - se un futuro problema negli ecosistemi del Mar Baltico possa essere legato o meno alla perdita di metano dal gasdotto Nord Stream".
R.Kohli--BD